Artrite reumatoide: risposta inadeguata alla terapia con un antagonista del TNF e trattamento con Atacicept
E' stata valutata l'efficacia, la sicurezza e l'attività biologica di Atacicept nei pazienti con artrite reumatoide in cui la risposta al trattamento con antagonisti del fattore di necrosi tumorale ( TNF ) era stata inadeguata.
E' stato effettuato AUGUST I ( Atacicept for Reduction of Signs and Symptoms in Rheumatoid Arthritis Trial ), uno studio multicentrico, di fase II, in doppio cieco, controllato con placebo, di ricerca della dose, che ha coinvolto 256 pazienti randomizzati a ricevere in un rapporto 1:1:1:1 Atacicept ( 25, 75 o 150 mg ) oppure placebo due volte a settimana per 4 settimane, poi una volta a settimana per 21 settimane, con un periodo di 13 settimane di follow-up senza trattamento ( settimana 38 ).
L'endpoint primario era rappresentato dalla risposta alla settimana 26 secondo il criteri dell'American College of Rheumatology ( ACR ) per un miglioramento del 20% nella gravità della malattia, utilizzando il livello della proteina C-reattiva.
Nessuna differenza statisticamente significativa è stata osservata negli endpoint di efficacia alla settimana 26 ( P=0.410 per l'effetto complessivo del trattamento ).
Tuttavia, Atacicept ha ridotto significativamente i livelli dell'immunoglobulina e del fattore reumatoide ( RF ), ma non i livelli degli anticorpi anti-citrullina, in modo dose dipendente, con ritorno dei livelli verso i valori di base durante il follow up.
Gli effetti del trattamento su IgG-RF e IgA-RF sono stati più marcati rispetto gli effetti su IgG e IgA totali.
Gli eventi avversi, tra cui eventi avversi gravi, che hanno portato al ritiro dallo studio, sono stati più comuni tra i pazienti trattati con Atacicept rispetto al placebo.
Gli eventi avversi sono risultati variabili in natura, e sono stati osservati andamenti non dose-dipendenti.
La frequenza di infezione correlata ad eventi avversi è risultata simile tra i trattamenti.
Nessun effetto notevole del trattamento sullo stato di immunizzazione ( titoli protettivi contro non-protettivi ) è stato osservato dopo l'inizio del trattamento.
In conclusione, questo studio non ha raggiunto l'endpoint primario di efficacia. Tuttavia, è stata osservata una chiara attività biologica coerente con il meccanismo di azione proposto.
I risultati suggeriscono che la diminuzione dell'espressione del fattore reumatoide può non essere sufficiente ad indurre un miglioramento clinico nell’artrite reumatoide.
La sicurezza di Atacicept è stata considerata accettabile in questa popolazione di pazienti. ( Xagena_2011 )
Genovese MC et al, Arthritis Rheum 2011; 63: 1793-1803
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