Le alterazioni a livello cardiaco e dei vasi sono presenti già nelle primissime fasi dell'artrite reumatoide


Uno studio ha mostrato che i pazienti con artrite reumatoide presentano alterazioni della funzionalità vascolare e miocardica già al momento della diagnosi.

Era noto da tempo che i pazienti con artrite reumatoide fossero ad aumentato rischio di scompenso cardiaco e di mortalità cardiovascolare, rispetto alla popolazione generale.
Studi avevano infatti dimostrato la presenza di alterazioni della funzionalità ventricolare sinistra, associate alla comparsa di scompenso cardiaco, morbilità e mortalità cardiovascolare.

Nlelo studio presentato al Congresso EULAR è stata impiegata la risonanza magnetica cardiaca per valutare la presenza di alterazioni miocardiche e vascolari in un gruppo di pazienti con artrite reumatoide neo-diagnosticata e non ancora sottoposti a trattamento.

Hanno preso parte allo studio 66 pazienti con artrite reumatoide, mai trattati e senza precedente storia di patologie cardiovascolari.
Tutti i pazienti presentavano sintomi di artrite reumatoide da meno di un anno e nessuno era stato mai trattato con un DMARD ( farmaco antireumatico modificante la malattia ); l’attività minima di malattia richiesta per l’ingresso nello studio era DAS28.
Questo gruppo di pazienti è stato confrontato con 30 controlli sani, bilanciati per età, sesso e pressione arteriosa.
Tutti sono stati sottoposti a risonanza magnetica cardiaca.

I pazienti con artrite reumatoide presentavano una distensibilità aortica significativamente ridotta rispetto ai controlli; la rigidità aortica è considerata un predittore indipendente di mortalità cardiovascolare.
Altre differenze sono state riscontrate nei volumi tele-sistolici e tele-diastolici di entrambi i ventricoli, risultati significativamente inferiori nei pazienti con artrite reumatoide.

Secondo le lineeguida EULAR, i pazienti con artrite reumatoide, visto il loro aumentato rischio cardiovascolare, devono essere seguiti da uno specialista cardiologo ed essere sottoposti ad un aggressivo controllo dell’infiammazione, attraverso l’impiego di uno o più DMARD. ( Xagena_2015 )

Fonte: EULAR ( European League Against Rheumatism ), 2015

Xagena_Medicina_2015